Roubini mette in guardia dall’esuberanza irrazionale dei mercati: ci sono ben 8 grandi rischi che potrebbero affondare l’economia
https://www.finanzaonline.com/notizie/roubini-e-lesuberanza-irrazionale-dei-mercati-ci-sono-ben-8-grandi-rischi-che-potrebbero-affondare-economiaルビニは市場の不合理な活気に警告している:経済を沈める可能性のある8つの大きなリスクがある
編集者Finanzaonline26 / 11/2019 18:21
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23年前、アラン・グリーンスパンは、金融市場が完全にバブル状態にあることを初めて非難しました。 FRBの大統領は、市場の不合理な活気について語った。このフレーズは有名になり、投資家をウォール街で止められないように見える強気市場の変わり目に震えさせた。アメリカの企業は、店頭の見積もりとの対応が見つからなかった利益を割引きました。ダウ・ジョーンズは6,000ポイントで引用されましたが、それ以来(1996年だった)、2001年9月11日の攻撃後に大きく変動する前に90%上昇していました。
市場の不合理な活気
その状況は今日、多くの類似点を発見し、ウォール街は減速し、景気後退の瀬戸際にある世界的な経済状況の中で、最高で28,000ポイントです。 「市場の不合理な活気」といえば、米国経済の有名な教授であり、クリントン大統領の下でホワイトハウスの元経済顧問を務めたノウリエル・ルビニです。実体経済と株式市場価格との格差がますます大きくなっていると指摘するルービニ氏によると、市場には見られず、経済を沈め、景気後退に陥る可能性のある8つの主要なリスクがあります。
大きな懸念の8つの理由
第一に、ルービーニは、現時点で株式市場に投資している投資家の熱意に直面して、中国、ドイツ、および日本からの経済データは、それほど激しいペースではないが、経済成長の減速を裏付けていることを指摘している。
第二に、中国と米国がある種の停戦を達成したとしても、2020年の大統領選挙に先立ち、商業的な戦いはまだ終わっておらず、恐らく激化するでしょう。
2020年にエスカレーションが発生し、世界で最も重要な金融センターの1つに明らかな影響を与える可能性のあるコング。
次に、懸念の4番目の理由はBrexitであり、現時点では無害に見えますが、英国での選挙により状況は加速する可能性があります。
第五に、米国がイランに課した制裁があり、中東地域全体と原油価格の動向に影響を与えています。
第六の危険は、金利をゼロにする危険な金融政策を実施し、景気後退の際に弾薬なしで自分自身を見つけることができる中央銀行の行動です。
7番目の危険は、グローバリゼーション、国際貿易、移民と戦うポピュリズムに代表されます。ボリビア、チリ、エクアドル、エジプト、フランス、スペイン、香港、インドネシア、イラク、イラン、レバノンで現在行われている抗議行動はすべて同じマトリックスを持ち、すべて経済成長に否定的です。
最後に、8位にルビーニは、第二次世界大戦以来支配しており、これまでの安定とバランスの主な源泉であった国際秩序を破壊している米国大統領ドナルドトランプを引用します。
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Ventitré anni fa Alan Greenspan denunciò per la prima volta che i mercati finanziari erano in piena bolla. Il presidente della Fed parlò di esuberanza irrazionale dei mercati, una frase che divenne famosa e fece tremare i polsi agli investitori a cavallo di un bull market che a Wall Street sembrava inarrestabile. Le aziende americane scontavano utili che non trovavano alcuna rispondenza con le iper quotazioni in borsa. Il Dow Jones quotava 6.000 punti e da allora (correva il 1996) sarebbe salito ancora del 90% prima di stornare pesantemente dopo gli attentati del 11 settembre 2001.
Ventitré anni fa Alan Greenspan denunciò per la prima volta che i mercati finanziari erano in piena bolla. Il presidente della Fed parlò di esuberanza irrazionale dei mercati, una frase che divenne famosa e fece tremare i polsi agli investitori a cavallo di un bull market che a Wall Street sembrava inarrestabile. Le aziende americane scontavano utili che non trovavano alcuna rispondenza con le iper quotazioni in borsa. Il Dow Jones quotava 6.000 punti e da allora (correva il 1996) sarebbe salito ancora del 90% prima di stornare pesantemente dopo gli attentati del 11 settembre 2001.
Esuberanza irrazionale dei mercati
La circostanza di allora trova oggi molte similitudini, con Wall Street sui massimi, a quota 28.000 punti, in un contesto economico globale in forte rallentamento e sull’orlo della recessione. E a parlare di “esuberanza irrazionale dei mercati” è Nouriel Roubini, famoso docente di economia statunitense, nonché ex consigliere economico alla Casa Bianca sotto la presidenza Clinton e molto seguito negli ambienti finanziari di tutto il mondo. Secondo Roubini, che nota uno scollamento sempre più marcato fra economia reale e prezzi delle azioni in borsa, vi sono otto grandi rischi che i mercati non vedono e che potrebbero affondare l’economia spingendo i Paesi in recessione.
Otto motivi di forte preoccupazione
In primo luogo, Roubini fa notare che a fronte dell’entusiasmo degli investitori che in questo momento investono in borsa, i dati economici che giungono dalla Cina, dalla Germania e dal Giappone confermano il rallentamento della crescita economica, anche se a un ritmo meno intenso. In secondo luogo, anche se Cina e Stati Uniti hanno raggiunto una specie di tregua, la battaglia commerciale è lungi dal terminare e probabilmente si intensificherà in vista delle elezioni presidenziali del 2020. Il terzo motivo di preoccupazione di Roubini riguarda le tensioni fra Pechino e Hong Kong che potrebbero subire una escalation nel 2020 con evidenti ripercussioni su una delle piazze finanziarie più importanti del mondo. Poi, quarta ragione di preoccupazione, è la Brexit che, per il momento appare innocua, ma la situazione potrebbe subire un’accelerazione con le elezioni in Gran Bretagna. Al quinto posto, ci sono le sanzioni imposte dagli Stai Uniti all’Iran con ripercussioni su tutta l’area medio orientale e sull’andamento del prezzo del petrolio. Il sesto pericolo è dato dall’azione delle banche centrali che hanno condotto una politica monetaria pericolosa portando i tassi d’interesse a zero e potrebbero trovarsi senza munizioni in caso di recessione. Il settimo pericolo è rappresentato dal populismo che lotta contro la globalizzazione, il commercio internazionale e l’immigrazione. Le proteste attualmente in corso in Bolivia, Chile, Ecuador, Egitto, Francia, Spagna, Hong Kong, Indonesia, Iraq, Iran e Líbano hanno tutte la stessa matrice e sono tutte negative per la crescita economica. Infine, all’ottavo posto Roubini cita il presidente degli Stai Uniti Donald Trump che sta distruggendo l’ordine internazionale che regna dalla seconda guerra mondiale e ha rappresentato finora principale fonte di stabilità ed equilibrio.
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