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Teatro. Vol. 2 - Pasolini, Pier Paolo - Ebook - PDF con DRM | IBS
https://www.ibs.it/teatro-vol-2-ebook-pier-paolo-pasolini/e/9788811139997Lei è il nuovo dottore?
SPINOZA
No. io sono Spinoza.
JULIAN
Chi?
SPINOZA
Spinoza!
JULIAN
Qui, nel porcile?
SPINOZA
Sì, qui con te nel porcile.
JULIAN
Ma come...
SPINOZA
Certo, resta da stabilire qual è il vero porcile:
tuttavia, dal salone e dal giardino
dove si celebra la Festa della Fusione,
io ti ho seguito, mentre te la squagliavi,
e sei venuto qui, nel porcile dei porci.
96
JULIAN
E perché... Mi hai seguito?
SPINOZA
Ti seguo da tanto tempo, giovane Julian!
E ciò, a dire il vero, è strano
perché tu non sei Jaring Jelles, né Simon de Vries,
né Peter Balling e tantomeno sei Koerbagh,
condannato al carcere per eresia e in carcere morto.
JULIAN
No. Io non sono nessuno di tutti questi tuoi eroici scolari.
SPINOZA
Venticinque anni! Alla tua età io commerciavo in frutta.
Era il 1656 o '57. Sento ancora l'odore delle arance
che si coglievano in Spagna e ad Amsterdam si sbucciavano.
Eravamo una famiglia borghese ; e, ai prodotti
della natura, facevamo compiere un ciclo sociale
perché fossero consumati da bocche olandesi
anziché spagnole, e aumentasse cosi il loro valore.
Tutto incominciava. Franciscus van den Ende,
ex gesuita mi insegnò il latino,
per cui divenni libertino. Non è cambiato niente,
lo vedi : come gli amici di Ida,
io, ragazzo, mi schierai contro I vecchi.
JULIAN
Tu forse vuoi rimproverarmi?
SPINOZA
Oh no! Oh no! Perché «io lascio ciascuno
vivere secondo la sua complessione, e ammetto
che chi lo vuole muoia, per ciò ch'egli crede suo bene,
dato che ho permesso a me stesso
97
di vivere per la libertà». Ciò io scrissi - molto
più tardi, è vero - una decina d'anni dopo, quando
mi era più facile essere saggio. Non ti rimprovero.
Se ti racconto qualcosa della mia vita, è solo
perché assomiglia un po'alla tua.
JULIAN
Che la tua vita assomigli. Non assomigli alla mia,
non ha più per me - e tu Io sai - alcuna importanza.
SPINOZA
Lo so. Sto parlandoti solo per dimostrarti
come io sia...la persona meno adatta a essere qui
accanto a te, in questo supremo momento.
JULIAN
Vuoi dire che io avrei avuto piuttosto bisogno di un confessore? È cosi?
SPINOZA
Infatti. Invece, pensa!,
quando avevo la tua età, le mie opinioni
erano rigidamente eretiche! La Sinagoga
mi offerse molto denaro, perché tacessi
e la mia eresia non desse scandalo. Non accettai.
Un marrano, in nome della Cabala, tentò di ammazzarmi.
Il vecchio Isaak Aboab, mi maledisse
dall'alto del suo pulpito. Quanto soffrii!
Si crede che I rivoluzionari siano sempre forti
e che quindi non soffrano, come se I dolori
e le vergogne che essi si sono cercati, fossero
per essi scontati e naturali...
JULIAN
Ma perché dici questo?
98
SPINOZA
Beh, un'abiura (contro il conformismo dei padri
padroni di tonnellate di arance), un tentativo
di corruzione (inscenare una finta integrazione
del figlio ribelle), l'eresia del figlio - lo scandalo -
la persecuzione. Siamo nel 1667 o nel 1967?
JULIAN
Tu, però, sei stato un eroe.
SPINOZA
Ma tu sai che bisogna esserlo, e in che modo.
JULIAN
Non è Io stesso.
SPINOZA
Bene, se proprio vuoi sentire da me parole di condanna,
te le dirò ma non per condannarti,
bensì per dirti su che realtà diversa
si fondi la ragione per cui proprio io sono qui.
Un intero capitolo della mia «Etica», giovane Julian,
si intitola : «La schiavitù umana, ossia...
le forze degli affetti». Non c'è dubbio è un affetto
che ti attrae tra questi porci, e quindi ne sei schiavo.
Chi fa ciò, «benché veda il meglio, è costretto,
tuttavia, a seguire il peggio», dicevo.
JULIAN
Mai affetto fu più forte di questo che mi attrae tra questi porci.
SPINOZA
La tua protervia non contraddice Ia tua incertezza
«esse non sono contrarie per natura, ma per accidente»!
99
JULIAN
Dunque, se in qualche modo mi condanni, perché sei qui?
SPINOZA
Aspetta, voglio aggiungere ancora... una «Dimostrazione»
all'assurdità del mio essere qui. Ho concluso
la mia «Etica» con un capitolo, giovane protervo Julian,
il cui titolo suona, per analogia al precedente,
«La potenza dell'intelletto,
ossia la libertà umana». Un inno alla Ragione -
non lontana dall'idea che ne aveva Cartesio.
Te I'ho detto : la mia era già una perfetta famiglia borghese!
E inoltre nel mio «Tractatus politicus», il succo
è che «solo nella Città l'uomo può essere
razionale e libero». Dovrei dunque esser qui per dirti
«Liberati della schiavitù degli affetti, Julian,
per mezzo della ragione: e quindi torna tra gli uomini,
se vuoi essere un uomo!». E aggiungerei : «Va laggiù,
nel luogo dove il cocktail della Fusione infuria:
là ti aspetta il compromesso, sì, ma anche la libertà
dell'eresia e della rivoluzione».
JULIAN
Perché dunque non mi dici questo (che del resto so)?
SPINOZA
Forse tu non Io ricordi : ma prima di smettere del tutto
di leggere, e lasciarti assorbire dal silenzio
e da un'esperienza ripetuta, ripetuta
come I canti liturgici ー tu hai letto ー o meglio
hai cominciato a leggere ー un ultimo libro
che fu la mia «Etica», appunto.
Ne hai letto solo poche pagine, che riguardano Dio.
JULIAN
Lo ricordo appena.
100
SPINOZA
«Per eternità intendo la stessa esistenza... »
JULIAN
«... In quanto si concepisce seguire necessariamente
dalla sola definizione della cosa eterna... »
Sì : ti avevo imparato a memoria perché non ti capivo.
SPINOZA
Strana contraddizione in questo ebreo quarantenne!
Spiegare Dio con la Ragione: voglio dire,
con la Ragione che era già scientifica - e borghese!
Dio era, già, un vecchio problema ; e quella Ragione
non trovava dunque ancora un nuovo oggetto su cui parlare?
Io sono morto giovane, Julian, a soli quarantacinque anni.
Ma sono, in compenso, duecentonovanta anni che sono morto.
Se dunque aggiungiamo la mia esperienza alla tua
(che non hai voluto fare, ma hai fatto malgrado te stesso)
siamo, insieme, di una vecchiaia veramente maestosa:
abbiamo, cioè, l'età stessa della nostra Epoca.
Ma per un'Epoca, tre secoli non son poi molti
essa è dunque in realtà nel fiore della gioventù
(ha più, molto più, la tua età che la mia).
La decisione che tu ora prendi è dunque la decisione
che potrebbe prendere questa intera nostra giovane Epoca...
JULIAN
Ma io non prendo nessun & decisione...
SPINOZA
L'hai presa, invece. E da tempo. Cosa significa
essere stati per tre mesi senza parlare, senza mangiare,
senza dormire, senza sognare, senza morire?
JULIAN
Eh! Forse sparire.
101
Ricordi I'«Etica»?
«Noi in tanto patiamo, in quanto siamo
una parte della natura che non pub essere concepita
per sé, senza le altre... »
JULIAN
«Si dice che patiamo, quando in noi sorge qualcosa,
di cui non siamo se non causa parziale... » Va bene!
SPINOZA
Io, primo filosofo della Ragione (poiché Cartesio
già ne era condizionato) dovrei dirti : «Parla, mangia,
sta sveglio, lavora, agisci, non sparire».
Ma I'oggetto della mia ragione era Dio.
Non posso pretendere che tu viva per fame di verità.
Dunque muori, se questo ti fa piacere, esci dal mondo.
JULIAN
Dal mondo del Sig. Herdhitze e del Sig. Klotz?
SPINOZA
Dal mondo del Sig. Herdhitze e del Sig. Klotz, e del loro
[contrario
JULIAN
Io ero già fuori dall'intrigo di questo contrario.
SPINOZA
Ma senza esserci mai entrato veramente.
JULIAN
Ci saranno certo state delle buone ragioni.
SPINOZA
Si, la previsione di ciò che saresti stato oggi,
in questo porcile dove sei venuto tutti i giorni
e dove hai perso dunque, come in una masturbazione
o in un raptus mistico, i rapporti col mondo.
JULIAN
Bene. E a cosa mi porta dunque, ciò, oltre
che verso la perdita della Ragione?
SPINOZA
A quella che tu ritieni la tua felicità.
JULIAN
Si, infatti io sono l'uomo più felice della terra!
SPINOZA
Appunto in quanto tu sei felice tu sei.
Col tuo essere tu ti esprimi.
Chiama come vuoi quel tuo modo di comunicare
che tuo padre chiama «né obbedire né disobbedire»:
fatto sta che per esempio molti santi hanno predicato
senza dire una sola parola-col silenzio,
con l'azione, con il sangue, con la morte.
Ah, non si tratta certo di discorsi
che possano essere definiti razionali.
A testimoniare questa forma di linguaggio
che nessuna Ragione può spiegare, neanche
contraddicendosi, tu sei stato chiamato.
JULIAN
Non voglio essere ridotto a cavia neanche della tua «Etica».
SPINOZA
Julian, non hai capito? Sono qui per abiurare la.
Essa non è stata che un libro - come il «Don Chisciotte»
come la «Monadologia» o come i «Principia mathematica»:
libri sublimi, se vuoi eppure opere
nate da un mondo che avrebbe prodotto, alla fine,
il tuo padre umanista e il suo socio tecnocrate.
Anzi, quelle opere non hanno fatto altro
che dar gloria a loro; avallare la loro storia.
È vero la Ragione (loro) mi è servita a spiegare Dio.
Ma una volta che, spiegato Dio, la Ragione
ha esaurito il suo compito, deve negarsi:
non deve restare che Dio, nient'altro che Dio.
Se mi sono soffermato su alcuni punti, cari al vecchio Spinoza, è per farti capire quanto abbia ragione il nuovo, e quanto esso in te ami la sola, la pura presenza di un Dio che non consola.
[Per eternità intendo la stessa esistenza …], and Julian fills in the rest: “… insofar as it is conceived as necessarily following solely from the definition of an eternal
thing” [in quanto si concepisce seguire necessariamente / dalla sola definizione della cosa eterna].The Ethics: Part I. Concerning God.
http://www.sacred-texts.com/phi/spinoza/ethics/eth01.htmThe Ethics: Part IV: Of Human Bondage, or the Strength of the Emotions
http://www.sacred-texts.com/phi/spinoza/ethics/eth04.htm«Per eternità intendo la stessa esistenza... /... In quanto si concepisce seguire necessariamente
dalla sola definizione della cosa eterna... »
Sì : ti avevo imparato a memoria perché non ti capivo.
SPINOZA
Ricordi I'«Etica»?
«Noi in tanto patiamo, in quanto siamo
una parte della natura che non pub essere concepita
per sé, senza le altre... »
JULIAN
«Si dice che patiamo, quando in noi sorge qualcosa,
di cui non siamo se non causa parziale... » Va bene!
«Noi in tanto patiamo, in quanto siamo
una parte della natura che non pub essere concepita
per sé, senza le altre... Si dice che patiamo, quando in noi sorge qualcosa,
di cui non siamo se non causa parziale... »
(Adobe PDF)
... patiamo, in quanto siamo / una parte della natura che non può essere concepita / per sé, senza le altre], and Julian ... which we are only the partial cause” [Si dice che patiamo, quando in noi sorge qualcosa,. / di cui non siamo che causa ...
Spinoza goes on to recall his definition of passivity at the beginning of the fourth part “Of Human Bondage”: “We are passive insofar as we are a part of Nature which cannot be conceived independently of other parts” [Noi in tanto patiamo, in quanto siamo / una parte della natura che non può essere concepita / per sé, senza le altre], and Julian responds with an almost identical formulation from the third part “Of the Origin and Nature of the Affects:”14 “we are said to be passive when something emerges in us, of which we are only the partial cause” [Si dice che patiamo, quando in noi sorge qualcosa, / di cui non siamo che causa parziale]. Adding “Alright!” [Va bene!], he signals that this definition does not yet entail much, and its application to Julian’s disappearing indeed proves to be ambiguous.
11 Baruch Spinoza, “Letter 30: To the noble and learned Henry Oldenburg,” in Complete Works, trans. by Samuel Shirley (Indianapolis, IN: Hackett, 2002), p. 844.
12 A Spinoza Reader: The Ethics and Other Works, ed. by Edwin Curley (Princeton: Princeton University Press, 1994), p. 197.
13 Ibid., p. 244.
14 Spinoza Reader, p. 152.
15 Spinoza is notoriously known fo
2 Comments:
パゾリーニ「不純行為」#2『愛しいひと』42~3頁より
AMADO MIO preceduto da ATTI IMPURIby Pier Paolo Pasolini
一月からぼくらは芝居のけいこを始めた。民話劇『子供たちと小妖精(エールフィ)たち』で、戦争が終わったらすぐにもカスティッリオーネで公演するつもりで、ぼくがそのために書きおろしたものだ。あの日々のけいこはぼくの少年たちにとって無上の喜びの瞬間をなしたし、思うに彼らは大人になってからも、自分たちの少年期のある種の象徴(エンブレム)として思い出すことだろう。ニシューティは小妖精のひとりで、ぼく自身は人喰い鬼(オールコ)だった。しかし民話の筋立ても言っておかなければならない。なん人かの小妖精が、父親の人喰い鬼と一緒に、森の真ん中で、追い剥ぎをして暮らしていたが、ときたま人を喰うこともあった。いまは彼らの掘っ立て小屋の前、緞帳下の空き地にいる。舞台に立った彼らはまちがいなしにいじわるで皮肉屋で邪悪な役に扮するのだけれども、と同時に感じのよい少年たちであってもよい。するとそこに歌声が聞こえてくる。子供が二人、家出をして、冒険を求めて森に入り込んだのだ。人喰い鬼と小妖精たちは子供の声を聞きつけて、身を隠す。そしてあの二人が野営地にさしかかったとたん、跳び出して彼らを生け捕りにしてしまう。人喰い鬼がなにがしか悪事をはたらきにでかけているあいだ、捕虜の番をするのは小妖精たちの役目だ。こうして戯曲の核心にぼくらは入る。「よい」世界があることを子供たちが小妖精たちに明かして見せることに、この戯曲の核心はあるのだけれども、はたしてどうやって? 小妖精たちに遊びを教えることを通して。小妖精たちはだんだんに子供たちの遊びにひきこまれていく。そしてとうとうみな一緒に逃げ出す決心をする。ちょうどそのとき子供たちの叔父さんが折よくふいにやって来たので。だが、なんとしたことか、いちばん肝心なときになって人喰い鬼が帰ってきて叔父さんと決闘をはじめる。この果たしあいは初めのうちこそ互いにお世辞と善意の抗議でしのぎを削っていたのに、やがて公然と険悪になって、グロテスクな闘いから凄まじい闘いへと変化する。しかし人喰い鬼が虎、怪物、ジャッカルなどの助勢を求めてよばわると、森からは小鳥たちのさえずりとヴァイオリンの音色が彼にこたえ、人喰い鬼が闇と嵐を求めると、あたり一面に燦然と光がふりそそぎ、ついに絶望しきった彼がおこがましくもその山刀に訴えると、袋のなかにあるのは山刀のかわりにパイプだ。よいひとも改心したひとも歌いながら退場する。
luminous woman
@_luminous_woman
参考:
パゾリーニ「不純行為」#2『愛しいひと』42~3頁より
映画監督パゾリーニが教師時代に子ども達と演じた劇のあらすじ。 pic.twitter.com/zvUG8jPaXB
2021/08/13 23:47
https://twitter.com/_luminous_woman/status/1426193638145478662?s=21
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